A luglio 2021 i consumi elettrici in Italia hanno proseguito la loro ripresa (pur mantenendosi però ancora al di sotto dei livelli pre Covid) e si sono attestati a 30,3 miliardi di KWh, con una crescita del 4,9% (+4,3% a Nord; +4,6% a Sud; +6,2% a Sud) rispetto a luglio 2020 ma al contempo una contrazione del 2,1% rispetto a luglio 2019.
Da inizio anno il valore è aumentato del 7,3% rispetto ai primi sette mesi del 2020, ma è diminuito del 2% rispetto allo stesso periodo del 2019.
A luglio il fabbisogno di Energia Elettrica è stato soddisfatto dalla produzione nazionale per circa l’85,5% e da quella estera per la quota residua (14,5%).
In merito alle fonti rinnovabili, nell’ultimo mese hanno avuto una performance positiva l’eolico (+44,9%), l’idroelettrico (+6,7%) e il geotermico (+1,5%). Il fotovoltaico e il termico, invece, sono diminuiti rispettivamente del 7,8% e del 2,6%. Il saldo import-export è aumentato del 43,9% (import +30,7%; export -50,8%).
La domanda degli energivori è ritornata ai livelli pre-covid. In dettaglio, l’indice IMCEI di Terna (che monitora i consumi industriali di circa 530 imprese energivore connesse in RTN): a giugno 2021 è salito del 14,2% rispetto a giugno 2020 e del 5,1% rispetto a giugno 2019, mentre a luglio 2021 è cresciuto del 10,3% rispetto a luglio 2020 e del 2,1% rispetto a luglio 2019 grazie soprattutto ai settori della siderurgia e della meccanica.