La Commissione Ue ha di recente rivisto al rialzo le stime di crescita dell’Italia fatte in primavera: il PIL nel 2021 sale a +5% (in aumento rispetto al +4.2%) e nel 2022 al +4,2% (in leggera diminuzione rispetto al +4.4%).
Queste stime dimostrano come ci si aspetti una ripresa economica più rapida di quanto atteso precedentemente. Il miglioramento nelle previsioni è basato sulla risposta positiva dell’attività economica manifestata in seguito all’allentamento delle restrizioni e della mobilità.
Nondimeno persistono i rischi legati alla diffusione delle varianti del Covid-19 e all’escalation dei costi delle commodities.
Il 14° report Covid-19 di Confartigianato evidenzia come gli investimenti e il comparto delle costruzioni stiano trainando la ripresa. Infatti, il clima di fiducia delle imprese sostiene gli investimenti in Italia, che nel primo trimestre del 2021 registrano una crescita del 3,7%.
Il settore delle costruzioni da solo spiega il 98% della crescita economia del primo trimestre 2021 (+871 milioni di euro rispetto agli 886 milioni del valore aggiunto dell’intera economia italiana).
L’andamento positivo del settore costruzioni è associato all’aumento negli investimenti in impianti e macchinari (+3,5%), performance in cui l’Italia si dimostra migliore della media Ue (+1,5%). Ruolo chiave in questa performance è da riconoscere agli interventi incentivati dal superbonus.
I numerosi investimenti causano una molteplicità di effetti positivi sulla crescita economica, sulla produttività e sull’efficientamento energetico.
A confronto con gli altri paesi UE, il valore aggiunto delle costruzioni in Italia ha una crescita maggiore della Francia (+0,5%) ed è in controtendenza rispetto alla flessione di Germania (-4,9%) e Spagna (-4,2%). Grazie a questo migliore andamento il valore aggiunto delle costruzioni nel primo trimestre 2021 è dell’8,2% superiore al livello pre Covid del quarto trimestre 2019, in controtendenza rispetto al calo del 2% della media Ue.